BEAUTIFUL BELOVED (Beautiful Bastard #4) di Christina Lauren
La storia di Sara Dillon e Max Stella, protagonisti di Beautiful Player,
prosegue a gonfie vele. Dopo il matrimonio sono diventati genitori e
ora, con un pargolo di pochi mesi, sembrano irriconoscibili. Famosi per
il loro stile di vita esibizionista e senza freni, devono fare i conti
con la quotidianità e con il desiderio, sempre più forte, di tornare a
essere quelli di una volta. Pagina dopo pagina sarete catturate dalla
loro nuova vita, mentre tentano di trovare un equilibrio tra le nuove
responsabilità che l’essere genitori comporta e le avventure emozionanti
e sensuali di cui non sanno fare a meno. Attorno a loro il solito
gruppo di amici che non invecchia mai, anzi, con il tempo migliora, e
non risparmia ironia e divertimento. Un’unica avvertenza: sconsigliato
ai deboli di cuore!
Quando si dice che un figlio ti cambia la vita! È proprio vero e
sembrano comprenderlo bene anche i coniugi Stella, una volta diventati
genitori. La piccola Annabelle è nata da soli quattro mesi e il mondo di
Max e Sara è stravolto così come le loro abitudini. Che adorino la
figlia è un dato di fatto, loro stravedono per la piccola e non perdono
occasione per dimostrarle tutto il loro affetto.
Dal
di fuori la loro è quello che si dice la famiglia modello: un padre
affettuoso, una madre presente e una figlia che cresce come meglio non
potrebbe. E allora, ci chiediamo, cosa c’è che non va?
Presto detto: il ménage ha subito un duro colpo, uno di quelli difficili
da gestire specialmente per una coppia come quella di Max Stella e Sara
Dillon abituata a grandi prestazioni. Il sesso è diminuito, addirittura
scomparso. Lui ha paura di farle male e lei ha perso fiducia in se
stessa. Si accontentano di poco: Max trova sexy assistere
all’allattamento della figlia e Sara adora e letteralmente sbava vedere
la sua piccola dormire sul petto nudo del padre.
Come si fa a rimediare? E soprattutto, quanto tempo passerà prima di
tornare ad amarsi come un tempo? L’argomento causa non poca
frustrazione e necessita di soluzione.
“Questa è una conversazione davvero seria. Latte materno,
perversione, matrimonio e sesso con i bambini di mezzo. Ce la fai a
gestirla? Quand’è che sei diventato uomo William?”
Ci vorrà tutto l’aiuto possibile da parte di amici e parenti e, dopo
vari tentativi, Max e Sara riusciranno a ritrovare la loro intimità
riprendendo quel discorso trasgressivo e sensuale che da sempre
caratterizza la coppia.
“Era surreale la velocità con cui la mia mente passò dalla realtà
quotidiana di pannolini o investitori, di biberon e contratti, alla
realtà di quello spazio privato- e piuttosto illegale- in cui venivano
solo i clienti più ricchi e ben ammanicati per indulgere nelle loro
fantasie voyeuristiche più oscure.”
Basta
poco per ritrovare la serenità e riprendere il discorso interrotto con
il parto. Dare spettacolo, ecco ciò che i coniugi Stella amano. Non c’è
niente di meglio che esibirsi nel loro club lasciando agli altri solo
l’esteriorità. I sentimenti e le cose che fanno la differenza sonno ben
custoditi all’interno della loro dimensione casalinga e lì, nessuno può
entrare.
“Nessun altro l’avrebbe mai vista dare alla luce nostra figlia o
radersi le gambe nella vasca. Nessun altro l’avrebbe mai vista dormire,
rannicchiata attorno a un cuscino nel nostro letto, o allattare nostra
figlia alle quattro del mattino. Perciò i proprietari di quegli occhi là
fuori che la guardavano disfarsi sotto di me neanche tra un milione di
anni sarebbero riusciti a darle quello che le davo io. Niente eccitava
Sara più della mia totale adorazione per lei.”
Il racconto è uno spaccato di vita coniugale, senza pretese, una lettura
prettamente estiva, che attraverso un linguaggio semplice e scorrevole
può far trascorrere un’oretta in tranquillità sotto l’ombrellone in
attesa del bagno o della lezione pomeridiana di Zumba.
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