Per generazioni, la famiglia Bradford ha indossato il mantello dei re
del Bourbon del mondo. La loro ricchezza sostenuta ha offerto loro
prestigio e privilegio - così come una divisione di classe conquistata a
fatica sulla loro tenuta tentacolare, Easterly. Sopra c’è una dinastia
che secondo le apparenze rispetta le regole di buona fortuna e buon
gusto. Sotto, c’è il personale che lavora instancabilmente per mantenere
impeccabile la facciata dei Bradford. E i due mondi non dovrebbero mai
incontrarsi.
Per Lizzie King, capo giardiniere di Easterly, attraversare la linea che
li divide, ha quasi rovinato la vita. Innamorarsi di Tulane, il figliol
prodigo della dinastia del bourbon, non era quello che lei intendeva o
avrebbe voluto - e la loro rottura amara è servita solo a dimostrare
quanto avesse ragione il suo istinto. Ora, dopo due anni di lontananza,
Tulane è finalmente tornato di nuovo a casa, portandosi dietro il suo
passato. Nessuno verrà risparmiato: non la bella e spietata moglie di
Tulane; non suo fratello maggiore, la cui amarezza e il risentimento non
conoscono limiti; e soprattutto non il Patriarca Bredford, pugno di
ferro, un uomo con poche morale, meno scrupoli, e molti, molti segreti
terribili. Quando le tensioni familiari – sia quelle professionali che
quelle private - esplodono, Easterly e tutti i suoi abitanti vengano
gettati nella morsa di una trasformazione irrevocabile, e solo il più
scaltro sopravvivrà.
Vizi privati e pubbliche virtù. Mai massima è stata più azzeccata per
descrivere ciò che accade nella famiglia Baldwine. Certo ad essere
precisi, direi che di virtù ce n’è ben poca, al contrario, i vizi
abbondano e non risparmiano nemmeno uno dei protagonisti del romanzo. La
prima impressione che si ha scorrendo le pagine del libro è quella di
un ritorno al passato. E qui mi rivolgo alle lettrici dai quarant’anni
in su, a quelle che come me hanno seguito e amato le avventure di Dallas
o Dynasty, telefilm in voga negli anni ’80. Bene, si può accostare la
storia della famiglia Baldwine a quella degli Ewing e dei Carrington
senza problemi. Premetto che le saghe famigliari esercitano su di me un
fascino particolare. Gli intrighi, i segreti, le passioni più o meno
morbose e gli incidenti sono gli ingredienti che, aggiunti ad una buona
dose di suspance, formano un mix esplosivo che, se ben architettato,
determina il successo di una fiction o, come nel nostro caso, di un
libro. La Ward mette da parte per un attimo le vicende dei vampiri della
Confraternita del Pugnale Nero per dar vita, attraverso la sua
sapiente penna, ad una nuova saga contemporanea che già dal primo libro
sembra racchiudere in sé un grande potenziale. Lo possiamo definire un
romanzo democratico in cui il mondo dei padroni e quello della servitù
si mischiano dando vita a vari tipi di relazioni, tutte molto
complicate. Procediamo con ordine.
Ci troviamo a Charlemont in Kentucky, nello stato del Bourbon, a
Easterly, la residenza della famiglia Baldwine, proprietaria della
Bredford Bourbon Company, una delle più grandi compagnie produttrici
degli Stati Uniti. Lane, il terzo figlio dei coniugi William Baldwine e
Virginia Elizabeth Bradford Baldwine, che da due anni vive a New York e
passa il suo tempo a guadagnare soldi giocando a poker, viene richiamato
a casa perché le condizioni di salute, peraltro già precarie, della
madre si sono improvvisamente aggravate. Tornare per Lane significa
riaprire ferite ancora non del tutto rimarginate: un matrimonio
sbagliato alle spalle ancora da risolvere, una relazione con il capo
giardiniere, Lizzie King, troncata in malo modo e una situazione
famigliare non proprio idilliaca.
Lane,
bello e ricco, non ha mai nascosto la sua passione per le belle donne e
così, nonostante sia legato a Lizzie, corteggia e seduce Chantal,
figlia di un amico di famiglia, da sempre attratta dalla bella vita e
dai soldi. La mette incinta ed è costretta a sposarla, ma la loro unione
non funziona e Lane decide di lasciarla subito e di scappare a New York
tagliando i ponti con tutti.
Lizzie
King rimane a lavorare alla proprietà e anche se ancora non si riprende
dalla rottura del loro rapporto, è ancora innamorata di lui e quando lo
rivede non riesce a resistere. L’antica passione non è ancora assopita,
basta poco per riaccendere il fuoco e ricominciare, ma non sarà facile
per loro due. Infatti, Chantal Baldwine, una donna senza scrupoli, messa
alle strette dal suo redivivo maritino, non accetta di buon grado la
richiesta di divorzio e farà di tutto per tenersi stretta la porzione di
paradiso a cui è abituata. Le due donne sono agli opposti e i loro
incontri sono a dir poco esplosivi. E il povero Lane dovrà combattere
non poco prima di riconquistare l’amore della sua vita.
“Il suo profumo era il Coppertone, non Chanel. Le sue scarpe erano
Merrel, non Manolo. Il suo orologio era Nike, non Rolex. Per lui, lei
era la donna più bella e ben vestita che avesse mai visto.
Purtroppo, lo sguardo nei suoi occhi era quello di sempre.”
La famiglia Baldwine non è conosciuta per l’armonia e la lealtà. L’aria
che si respira tra le pareti dell’immensa tenuta non è mai stata leggera
e allegra. Lane se lo ricorda bene, fin da piccolo lui e i suoi tre
fratelli hanno subito la violenza e le angherie del padre padrone e
l’indifferenza e l’assenza di una madre sempre troppo malata e relegata a
letto in uno stato semi vegetativo. Il patriarca è William Baldwine, un
uomo senza scrupoli, violento ed egoista, capace di azioni riprovevoli e
inimmaginabili che rivolge anche contro la sua stessa famiglia. In
seguito al matrimonio con Elizabeth Bradford, diventa il capo
incontrastato della Bradford Bourbon Company. La sua condotta inadeguata
e sconsiderata, però, ha portato la proprietà sull’orlo della
bancarotta. Per salvare il salvabile, è costretto ad ipotecarla e a
ricorre ad azioni riprovevoli come quello di far interdire la moglie
malata e gestire così il suo capitale, o lasciare nelle mani dei
rapitori sud americani il primogenito, Edward, o far sposare la figlia
più piccola, Gin, con un uomo violento ma pieno di soldi.
Edward, il maggiore, da tutti considerato il più bello, intelligente e
abile in fatto di numeri, ora è un uomo distrutto nel fisico e nella
psiche. Sopravvissuto al suo rapimento, ha conosciuto quanto fosse
grande l’odio del padre nei suoi confronti. Fin da piccolo è lui quello
che subisce da sempre le torture da parte del padre. Ora vive lontano da
Easterly e si occupa, quando è sobrio, di cavalli.
Ama
da sempre Sutton Smythe, la figlia del magnate delle distillerie della
zona. Tra loro c’è un sentimento forte anche se platonico, che dura da
molto tempo e che finalmente si concretizza in un modo a dir poco
rocambolesco. Edward ha un modo tutto suo di ricordarla; il suo amico
Beau gli manda ogni settimana escort per tirargli su il morale. Unica
regola da seguire è che tutte devono avere qualcosa che gli ricordi
Sutton. Ma quando un giorno è proprio lei a bussare alla sua porta, le
cose si complicano. L’amplesso sarà memorabile, ma i problemi tra loro,
però, non si risolveranno tanto facilmente.
…”La porta si aprì lentamente… e qualcuno apparve dall’altro lato,
in piedi direttamente sotto la luce del portico[…] il cuore di Edward
smise di battere e cominciò a martellare. “Stavolta ci hanno azzeccato-
disse a bassa voce, “finalmente Beau ha fatto la cosa giusta”
La donna sbatté le palpebre. “Scusa?”…
Max,
il secondogenito, il facinoroso, l’anima ribelle della famiglia, è
andato via di casa da tempo ed è scomparso, nessuno sa che fine abbia
fatto.
Gin, la sorella minore, molto simile alla Lucy di “Dallas” per capirci, è
la ragazzina con la smania di crescere e una voglia da soddisfare.
Passa da un letto ad un altro con il chiaro scopo di farla pagare
all’amore della sua vita, l’avvocato di famiglia Samuel T. Lodge, il
quale si comporta esattamente come lei. Il sentimento che li unisce è
morboso, basato su ripicche, rincorse e screzi nel corso degli anni.
“Ti amo!” sussurrò. […]
“No!” Lui disse ad alta voce. Poi La guardò con occhi freddi e
socchiusi, come se stesse guardando un nemico. “Prima di tutto non ti
credo, va bene? Penso che tu voglia manipolarmi e secondo io non
permetterò mai che mi moglie manchi di rispetto a suo marito come tu
potresti fare…”
Lane sembra il solo che può rimettere insieme i cocci della famiglia,
ormai allo sbando e anche se non ci crede molto all’inizio, con l’aiuto
di Lizzie e grazie all’incoraggiamento di Miss Aurora, la governante che
lo ha cresciuto come fosse una madre, si convince e resta. Non sarà
facile riscattare la proprietà messa sotto ipoteca, né rimettere insieme
una famiglia che sembra ormai al declino. Inoltre, Lane dovrà
scagionarsi dall’accusa di aggressione nei confronti della moglie,
incinta di nuovo. Tra inganni, colpi bassi, tradimenti e morti sospette,
la storia si avvia alla conclusione con tanti interrogativi irrisolti
che ci spingeranno verso il prossimo atto e da quello che ho potuto
leggere nell’estratto posto alla fine del romanzo, posso affermare,
senza ombra di dubbio, che non deluderà le aspettative, ve lo
garantisco.
Nel baillamme generale c’è solo un punto debole: la protagonista
femminile, Lizzie. Sembra troppo debole e delude proprio nel momento in
cui dovrebbe invece dimostrare il contrario e schierarsi al fianco del
suo uomo nel momento più critico. Avrà alla fine il suo riscatto, ma non
sarà sufficiente a renderla simpatica. Peccato! Lane merita qualcosa di
meglio.
“Tu credi veramente che possa fare una cosa del genere ad una donna?”
Ovviamente no, pensò, ma rimase in silenzio…
"Lizzie, rispondi alla domanda”
“Non sono affari miei.”
Dopo un lungo momento. Lui annuì:” Ok, Va bene allora” Si avvicinò alla porta per lasciarla passare…
Per il resto il romanzo è perfetto, la storia intrigante e le situazioni
coinvolgenti. Che ne sarà della famiglia Baldwine? Non ci resta che
attendere il prossimo anno per scoprirlo. Nel frattempo, spariamo che il
libro venga tradotto e pubblicato in Italia al più presto.
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