Nothing is as it used to be for the Black Dagger Brotherhood. After
avoiding war with the Shadows, alliances have shifted and lines have
been drawn. The slayers of the Lessening Society are stronger than ever,
preying on human weakness to acquire more money, more weapons, more
power. But as the Brotherhood readies for an all-out attack on them, one
of their own fights a battle within himself…
For Rhage, the Brother with the biggest appetites, but also the biggest heart, life was supposed to be perfect—or at the very least, perfectly enjoyable. Mary, his beloved shellan, is by his side and his King and his brothers are thriving. But Rhage can’t understand—or control—the panic and insecurity hat plague him…
And that terrifies him—as well as distances him from his mate. After suffering mortal injury in battle, Rhage must reassess his priorities—and the answer, when it comes to him, rocks his world...and Mary’s. But Mary is on a journey of her own, one that will either bring them closer together or cause a split that neither will recover from...
Siamo
a quota quattordici! Di solito se una serie è troppo lunga, rischia di
annoiare, il più delle volte. Non ci sono personaggi per quanto fighi e
intriganti che tengano alla distanza, così come le storie che non sempre
riescono a catalizzare l’interesse dei lettori. Certo, obietterete voi,
se lo scrittore è bravo e fantasioso il problema non sussiste, o almeno
non dovrebbe, ma non è sempre così. Fateci caso, prendete le serie che
in America tengono ancora banco e riportatele in Italia, vi accorgerete
che la maggior parte di loro, per quanto interessanti e affascinanti,
dopo un po’, qui, non vengono più seguite. E non importa se chi scrive è
ai vertici delle classifiche mondiali. Nel palcoscenico letterario, e
parlo di romance in generale, è stato già detto tutto, le regole da
seguire sono sempre quelle e i personaggi, ahimè, se confrontati tra
loro, sembrano tanti cloni mentre le storie, seppur differenti,
combaciano negli aspetti. Il lettore però ha voglia di leggere, di
immergersi in atmosfere particolari e chiede soltanto una cosa:
l’originalità. Ecco perché la Ward ha uno stuolo di sostenitori
numerosissimo in tutto il mondo. La serie della Confraternita del
Pugnale Nero costituisce, senza dubbio, una delle raccolte più seguite, e
di certo non delude mai, neanche in quest’ultimo capitolo.
Rhage e Mary sono i protagonisti di una storia tanto dolce quanto
realista per il tema trattato e per il modo in cui loro stessi
l’affrontano. Li avevamo lasciati nel bel mezzo di una crisi in THE
SHADOWS: il lavoro di entrambi e le vicissitudini che hanno sopportato
insieme agli altri abitanti della magione, li avevano allontanati.
Hollywood ora è depresso, triste (il che è davvero incredibile per uno
spirito allegro come il suo), inoltre, la morte di Selena e la
disperazione di Trez lo fanno riflettere. Basta poco per perdere tutto, e
alla fine cosa rimane?
Rhage sente di non essere completo, ha l’amore incondizionato di Mary, è
vero, ma non basta. Si guarda intorno, osserva Zadist e Wrath e le
rispettive famiglie, e Qhuinn e Blay che a breve diventeranno padri dei
gemelli che nasceranno da Layla. Per loro l’immortalità è assicurata, ma
per lui… Sa che non potrà mai diventare padre, l’accordo sottoscritto
con la Vergine Scriba tempo addietro gli ha dato la certezza di vivere
accanto alla sua Mary per sempre, sia sulla terra che nel Fado ma gli ha
tolto anche l’aspirazione più grande, quella di diventare genitore. Il
pensiero, però, non lo abbandona, è come un tarlo nel cervello, come un
punteruolo acuminato che inesorabile si fa strada nel cuore, affondando
nel profondo. Il dolore e la delusione sono troppo da sopportare anche
per uno come lui abituato a ben altri stress.
Così, quando poco prima della battaglia decisiva contro i lesser Vishous
gli rivela la sua terribile visione e cerca di convincerlo a tornare a
casa per salvarsi la vita, Rhage non l’ascolta. Al contrario, si butta
nella mischia a testa bassa cercando la morte. Sa perfettamente che solo
così smetterà di soffrire. Ma a pochi passi dalla signora dal mantello
nero e la falce, la paura di non essere pronto a rinunciare a tutto si
fa strada dentro di lui.
Fast, this was happening very fast.
Mary, he thought. Mary?[…]
Let him not end up in the Fade alone.
Il destino ha altri progetti e allora, dopo essersi salvato
miracolosamente (è proprio il caso di dirlo), grazie all’intervento di
Mary, Rhage comprende quale siano le sue priorità, e lotta per
riconquistare ciò che non vuole perdere. Il rapporto con la sua shellan,
da troppo tempo trascurato, deve essere rinsaldato al più presto.
Rhage è uno dei personaggi più amati tra i fratelli, ebbene, in questo
libro chiunque lo adorerà, anche quelli che come me non hanno apprezzato
appieno “Lover Eternal”. Il biondo vampiro non è solo forza e bellezza,
egli non suscita desiderio e lussuria. No, qui oltre al corpo, peraltro
sempre troppo bello, ammiriamo il suo cuore, lo scopriamo sensibile e
acuto nei pensieri. Rhage è il maschio che sa dare il supporto giusto
alla sua femmina, le fornisce consigli utili risolvendo i problemi. Si
dimostra paziente e disponibile con la ragazzina da poco rimasta ,
offrendole un sorriso, uno scopo, una speranza. E l’ottimismo e la
serenità che riesce a infondere negli altri, porteranno gli altri
fratelli a riflettere (Vishous in primis).
Vale la pena combattere per diventare genitore? Direi proprio di sì,
specialmente quando si ha la fortuna di avere al fianco una femmina
meravigliosa e paziente come Mary. Lei lo salva da morte certa, anche se
non capisce bene come. Non lo lascerebbe mai andare da solo ma, allo
stesso tempo, non può abbandonare la piccola orfana. Il solo pensiero di
farle vivere la sofferenza del lutto ancora una volta, la porta a
decidere per entrambi: devono restare vivi!
And strangely, she thought of Bitty and her motherand what had happen at the clinic. Oh shit, if she left the planet… what was going to happen to the girl? Who was going to case as much as she did for the now-orphan?“Rhage…” Mary pulled at his shoulders. “Rhage! No! Wait, stay here”
Mary è una donna volitiva, coraggiosa e di gran cuore. Conosce bene il
sapore della sofferenza, lo ha provato sulla propria pelle. Non importa
l’età o le circostanze, se sei malato o se sei solo al mondo, la pena
che ti attanaglia il petto è la stessa. Il fatto poi che sia una bambina
a patirla, non è ammissibile. Allora è giusto lottare per lei,
continuare a vivere e offrire alla piccola Bitty un’opportunità. Le
difficoltà da superare sembrano enormi, ma non insormontabili.
So if you had the chance… even if there was no music and no ballgown, no tuxedo or gala… when your true love asked you to dance? It was important to say yes.
THE BEAST è uno dei romanzi meglio riusciti della serie. In esso il
lettore trova spunti per un dibattito che non può passare sotto silenzio
La morte, la vita, il dolore, la gioia, la famiglia, il futuro,
l’immortalità, questi sono i concetti trattati e sviluppati nel romanzo.
La paura di restare solo al mondo e il dolore e l’angoscia che
l’accompagnano, fanno parte della vita umana e qui li rivediamo adattati
al mondo dei vampiri, di tutti quelli che trovano spazio nel romanzo.
Il loro lato umano affascina molto di più dell’essere invincibili.
Vederli nel quotidiano soffrire o gioire, a volte perplessi, altre
contenti, rendono i nostri eroi molto più reali. In questo modo siamo
pronti ad accogliere le loro reazioni, a giustificare le azioni. Ci
affianchiamo a Mary quando aiuta la piccola Bitty a metabolizzare il
lutto per la perdita della madre.
Grief… is a sacred way of honouring those we love.
Capiamo e incoraggiamo Assail a riscoprire proprio nel momento del
bisogno cosa vuol dire l’importanza di poter contare sugli altri. Ci
emozioniamo davanti ai dubbi di Vishous e rimaniamo sconcertati di
fronte allo sconforto della Vergine Scriba. E ci incuriosiamo scoprendo
nuove relazioni che coinvolgono, immaginate un po’?, anche gli umani.
Insomma, ci sono tutte le componenti perché anche questo ultimo capitolo
diventi uno dei libri più letti e apprezzati del momento.
Come sempre, grazie Mrs Ward!
Nessun commento:
Posta un commento