L'erotismo raccontato dal punto di vista di uno chef vampiro ossessionato dal desiderio di un figlio. Un piccante viaggio tra la cucina italiana, la lussuria, la morte e l'amore incondizionato e senza tempo.
Roma: 2008. Ranieri Dei Soldati, chef stellato del ristorante Urbe, vive
un'appassionante storia d'amore con Violante, la donna che ama da
sempre. La sua ossessione ad avere un figlio tutto suo lo porterà a fare
scelte difficili. Tra torbide passioni, assassinii, amori antichi e
recenti, una travolgente caduta libera nella spirale di una ritrovata
identità umana, in contrasto con la malvagità di un sanguinario vampiro
di 514 anni che ha conosciuto Michelangelo e Caravaggio.
Dite
la verità, chi di voi non ha fantasticato almeno una volta, immaginando
cosa sarebbe stato della propria vita se avesse avuto la possibilità di
diventare vampiro? No, non sono impazzita e non mi vergogno ad
affermare che io l’ho fatto e che mi piacerebbe, se fosse possibile,
incontrare una creatura della notte e verificare se tutto quello che si
racconta su di loro, corrisponde a verità. Sì perché un vampiro oltre ad
avere una vita quasi eterna, seguire una dieta fissa, non avere bisogno
di cure particolari né ricorrere a creme miracolose, rimane bellissimo
per sempre e ama come nessun altro al mondo, proprio come piace a tutte
noi. (E non dite di no, perché tanto è così).
Io prediligo le donne umane, alle mie simili. E le prediligo perché hanno una morbidezza e una fragranza che le vampire non hanno. Possiedono naturali lubrificanti che per me sono come Ambrosia e la loro paura, le sensazioni che percorrono la loro pelle quando le mie dita le accarezzano, mi danno godimento. Per quanto mi riguarda, è come se i ruoli si invertissero: sono loro a diventare irresistibili per me.
Questa è la storia di Ranieri Dei Soldati, un vampiro di più di cinque
secoli, che vive a Roma e qui incontra una bambina di quattro anni.
Basta il suo sorriso per stregarlo e legarlo a sé per sempre! Gli anni
passano e la bimba ormai donna, continua la tradizione della famiglia
rilevando la gestione del ristorante “Urbe” dal padre. Non solo, ma
Violante, questo il suo nome, ha anche un figlio di tre anni, Francesco.
Il piccolo non ha mai conosciuto il padre (il bastardo ha preferito
scappare poco prima che nascesse), ma ha ricevuto lo stesso amore e
protezione. Ci ha pensato il nostro vampiro a vegliare su di lui ogni
notte e all'insaputa di tutti.
Ranieri aspira a diventare padre, questo è il suo più grande desiderio
ma è impossibile, perché se è pur vero che la vita eterna porta con sé
molti vantaggi, è altrettanto comprovato che tra quelli che mancano, ce
ne sono alcuni molto importanti, come per esempio la possibilità di
procreare. I vampiri sono non morti o morti, come volete, comunque sia,
non hanno più nulla di umano in loro per cui, che ci piaccia o no, non
possono diventare genitori. Ma Ranieri non si perde d’animo e ha in
mente di colmare la lacuna proteggendo Francesco, in attesa di farsi
avanti con Violante. La sua occasione non tarda ad arrivare: lo chef del
ristorante subisce un infarto. Ranieri si presenta all’”Urbe” al
momento giusto per sostituirlo. È un bravissimo cuoco e non ha
difficoltà a farsi valere sul campo e a ottenere il posto. Il vampiro
impressiona tutti e soprattutto la bella padrona del ristorante. Con
molta pazienza e tanta abilità, riesce a farla innamorare di sé (e come
potrebbe essere diversamente?) e, in poco tempo, i due si sposano.
La storia d’amore di Ranieri e Violante è particolare, molto bella e
intensa, una meravigliosa favola in cui tutto sembra andare per il verso
giusto, almeno fino a quando il destino lo permette.
Se la mia regina, sedendosi su quella poltroncina in velluto nero, proverà a chiedere allo specchio chi è la più bella del reame, avrà senz’altro un TU come risposta.
Violante,
infatti, è la sua regina, amata e riverita, che lo ama senza
difficoltà. Ranieri è l’uomo più bello che abbia mai visto, e senza
esitare neanche per un attimo, si affida a lui anima e corpo. Al fianco
del marito ha la possibilità di vedere realizzati tutti i suoi desideri:
conosce luoghi nuovi e sperimenta situazioni interessanti,
trascorrendo, insieme a lui, notti infuocate e giornate divertenti.
Inoltre gli affari al ristorante vanno bene e la passione che la lega a
Ranieri è profonda e vera al punto che non farà fatica a comprenderlo
nei momenti critici e ad amarlo ancora di più. L’amore la porterà a
chiedergli l’unica cosa che lui non può darle e convincerlo ad accettare
una strana richiesta.
Il romanzo è molto lungo e potremmo dividerlo in tre parti: la prima, la
più breve, è una specie di compendio su tutto quello che c’è da sapere
su un vampiro, verità e credenze più o meno reali che abbiamo ascoltato
nel corso degli anni. Alcune di queste sono confermate, altre smentite.
Prima di raccontarvi di me e di come sono arrivato a dirigere uno dei più rinomati ristoranti di Roma, sfaterò alcuni luoghi comuni sui vampiri. Più che altro per dare una visione globale della confusione che è stata creata in anni e anni di letteratura.
La seconda parte, un po’ troppo lenta, si sviluppa principalmente in
cucina, al ristorante. Ranieri sfoggia la sua bravura tra i fornelli
cucinando e confezionando piatti con tanta cura. Non solo! Vengono
descritte a fondo le fasi di avvicinamento e dell’innamoramento di
Violante, fino al matrimonio, momento in cui parte la terza parte, la
più appassionante della storia. Da qui il racconto si fa più avvincente;
gioie e dolori si alterneranno in un gioco particolare che porterà il
lettore, attraverso un crescendo di emozioni, verso la conclusione a dir
poco sconvolgente e a mio avviso azzeccatissima.
Faccio
un plauso all’autrice per come ha impostato i personaggi, mostrandoci
gli umani sempre positivi, buoni e con un gran cuore e relegando agli
altri due vampiri della storia la parte negativa. Ranieri, invece, fa da
trade union tra i due mondi saltando ora da una parte, ora dall’altra
cercando di mantenere un basso profilo per amore di Violante. Per lei ha
vissuto tutto questo tempo ed è pronto a lasciarsi andare fino a morire
se dovesse perderla.
Gli umani si rompono, i vampiri si consumano.
Il senso della famiglia, così come il suo desiderio innato e impossibile
di diventare padre, lo rendono molto vicino al mondo umano. Il lettore
simpatizza per lui, al punto da perdonargli ogni colpa. E nel finale,
quando il vampiro rivela tutto il suo feroce splendore, non può far
altro che amarlo.
Ma belli sono anche gli altri personaggi, da Saverio ad Antonio, da
Paola a Luigi, da Odette a Cristiano e Anita, da Elena a Pietro, fino al
piccolo Francesco. Il bimbo è l’unico che ha capito da subito il
segreto di Ranieri e non ha paura. Al contrario, il piccolo lo considera
il suo eroe dai denti aguzzi. E che dire di Violante? È una donna
forte, una madre meravigliosa e una moglie appassionata. Ama Ranieri con
tutta se stessa. Per lui è decisa ad abbandonare la sua umanità pur di
restargli accanto. Ma il personaggio che ho amato di più è Niccolò, un
giovane che deve la sua vita al vampiro e che per lui nutre un
sentimento unico e forte. È un amico fidato che gli rimane accanto e non
l’abbandona ma lo aiuta nel momento peggiore.
Mettetevi comodi e godetevi un romanzo che non vi deluderà. Per darvi
meglio l’idea, lo paragonerei a un viaggio in un Luna Park: all’inizio
ci lasciamo trasportare dal cavallo della giostra, volteggiamo sereni e
compiaciuti tra le pagine del libro respirando e vivendo con i
personaggi le varie fasi di una storia bella e tenera allo stesso tempo.
Andiamo avanti e, senza accorgercene, ci ritroviamo sulle montagne
russe, ondeggiamo pericolosamente, pronti a lanciarci nel vuoto. Una
volta arrivati a terra, quello che troviamo ci lascia senza fiato.
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