Londra, 1680. Per il giovane Charles Rochester, marchese di Bolton ed
erede del duca di Norfolk, desiderare un uomo è inaccettabile: la feroce
attrazione che il nuovo servo suscita in lui deve essere soffocata a
qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il cuore a tacere
quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e l'unica
persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di
scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di
essere perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che
non potrà mai averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua
presenza sembra essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti nascosti tra le mura di Norfolk House
vengono a galla, tutto precipita. C'è solo un modo in cui Charles può
sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci riuscire deve essere
pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli ha donato: la
propria umanità.
Che la vita di Dorian Pratt sia singolare, il ragazzo lo ha capito bene
fin dalla nascita e come lui anche tutti quelli che lo circondano.
Nell’orfanotrofio in cui vive, infatti, il giovane non passa
inosservato. È bello, di una bellezza angelica e pura, quasi femminile
ed ha un dono: ha delle premonizioni attraverso i sogni. Tutto quello
che sogna, infatti, si realizza nel tempo. Così, quando viene scelto tra
tanti, per entrare a lavorare nella servitù della magione dei duca di
Norfolk, Dorian si accorgerà, una volta arrivato, di trovarsi in un
posto già “visto”.«L’eclissi era tra i due disegni. La prevedevi’»«No, signore, io…» […]«Hai ritratto anche il labirinto.» Dorian si strinse nelle spalle. «Disegno tante cose.»«La regina lo ha fatto costruire tanti anni fa. È nel giardino sul retro, ed è identico a quello che hai disegnato tu: la stessa torre, lo stesso fogliame, lo stesso percorso intricato.» […] «Il labirinto, l’eclissi… i tuoi potrebbero essere semplici disegni, ma nelle mani sbagliate sarebbero male interpretati. Dovresti bruciarli.»
Ci troviamo alla fine del diciassettesimo secolo, in un Inghilterra
segnata dall’instabilità religiosa. Nonostante la maggioranza della
popolazione segua il credo protestante, esistono ancora piccoli nuclei
cattolici. Non è semplice per il giovane Dorian mantenere un basso
profilo. Se solo venisse scoperto, il minimo che gli potrebbe accadere,
sarebbe un’accusa di stregoneria con conseguente condanna al rogo. Messo
in allerta dal maggiordomo dei Rochester, Dorian si sforza di
comportarsi normalmente.
Ma non è solo quello il pericolo più grave da cui deve guardarsi.
L’arrivo del figlio del duca, Sir Charles Rochester, lo sconvolge ancora
di più.
Diavolo, era proprio bello come aveva detto Agnes, forse persino di più. Aveva un volto regolare, labbra sottili e folti capelli neri; occhi che sembravano contenere migliaia di mondi e vibravano di fascino, irrequieti e intelligenti.Ci misero un istante per spogliargli l’anima.
Dorian è confuso, prova sensazioni strane e pericolose. Perché, si
domanda, se solo il pensiero corre al giovane, il suo corpo freme e
reagisce in modo anormale? Non può desiderarlo come di solito si fa con
una donna, eppure il richiamo della carne è tanto forte da
terrorizzarlo. Ma se la sua condizione risulta drammatica, quella di
Charles rasenta la pazzia.
Si trovò a fissare grandi occhi cerulei e lineamenti delicati, quasi femminei, e labbra così carnose da ricordare quello di una puttana. Una bellezza innegabile che lo indispettì più di quanto potesse immaginare, perché il volto di quel servo – un dannato ragazzino nato e cresciuto nella povertà – sembrava essere plasmato dal dono divino di Michelangelo in persona.

«Tu sei veleno. Mi sei entrato dentro quando cercavo di tenerti fuori e sei riuscito a contaminarmi. Dannazione, non lo vedi? Mi stai mandando a pezzi!»Deciso a non lasciarsi andare, Charles reagisce con violenza e arroganza ma la tentazione è troppo forte e incontrollabile. Davanti a Dorian perde la capacità di giudizio e, come se gli si annebbiasse la mente, si trasforma, dando libero sfogo al suo lato oscuro. Combattuto tra il desiderio bruciante e il terrore di non essere un buon cattolico, non può far altro che trattare male il ragazzo. La sua è una necessità, il solo modo che ha per non sprofondare nella palude viziosa del peccato. La sua unica salvezza è quella di allontanarsi dalla magione, tornare a frequentare i compagni di corso, andare a donne, comportarsi come un uomo normale, insomma. Peccato non sia così semplice. Nonostante gli sforzi, infatti, Charles non riesce a dimenticare il volto angelico del servo.
Le cose precipitano quando, tornato a casa, scopre un torbido segreto. L’atroce verità lo sconvolge oltre ogni dire, annientandolo definitivamente. Il suo mondo viene stravolto, i valori saltano, i sentimenti si snaturano. Non c’è più pace e il giovane duca si ritrova solo a combattere i suoi demoni. Una sequela di azioni scellerate lo avvicinano sempre di più all’orlo del baratro. L’ossessione per Dorian è l’unica cosa concreta cui aggrapparsi. Per stare con lui, Charles è disposto a tutto, anche a venire a patti con il diavolo. E sì, perché il suo comportamento, d’ora in avanti, sarà guidato solo da un’insensata e diabolica brama di possesso.
«Quest’ira, questa agitazione, questa dannata voglia… Mi stai consumando, Cristo. Tu un volgare ragazzo di strada!»La discesa verso l’inferno è veloce e inarrestabile. Charles non ha la forza sufficiente per opporsi. Sarà la rabbia ad avere il sopravvento e a corroderlo dall’interno, la stessa che gli annienterà la ragione e gli avvelenerà il cuore.
“Possession Ascesa” è un noir avvincente in cui, fin dall’inizio, si capta la componente misteriosa che, nel corso della lettura, si sviluppa e lascia il segno indelebile. Come un cobra, la storia affascina e avvolge il lettore nelle sue spire, lo ipnotizza con le varie sfaccettature caratteriali dei personaggi, gli gira intorno permettendogli di comprendere, fino in fondo, il loro dramma esistenziale. Lo ammalia, con l’ottima scelta dell’ambientazione, in fine lo soffoca in un crescendo di immagini gotiche e drammatiche, tanto sublimi quanto terrificanti, impossibili da arrestare. Così, quasi fossimo accompagnati dall’eclissi iniziale, ci immergiamo con naturalezza e senza accorgercene, in un’epoca oscura e bigotta, ne respiriamo l’aria, assistiamo impotenti al corso degli eventi.
Il finale ci trasporta al secondo atto, forse definitivo, di una storia sconvolgente che attendo con ansia.
Consigliatissimo!
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